Zappolino, cenni di storia

Segreti e valori delle nostre terre:

Incuriosisce sempre ascoltare un dialetto parlato con disinvoltura, interpretare un detto che nella sua semplicità nasconde una saggezza senza tempo, assaporare ricette che parlano del nostro passato o conoscere quelle storie che sembrano dimenticate in un cassetto, ma che timidamente resistono anche all’indifferenza del presente più frenetico.

In una realtà fondata sulla tecnologia, e troppo spesso contraddistinta dallo stress, imparare o riscoprire tutto questo è così stupefancente che poche righe non sono sufficienti a descriverlo…fa parte di noi: nei ricordi, nelle tradizioni, nei racconti dei nostri nonni, in tutto ciò che ci contraddistingue e caratterizza, e che attende solo di essere tramandato perchè non se ne dimentichi il valore.

Storia di Zappolino:

Terra di frontiera in un lontano passato tra bizantini e longobardi, poi tra Chiesa e Impero, conserva nei suoi piccoli borghi maestose testimonianze storiche, come i castelli di Mongiorgio, Castello di Serravalle, Cuzzano, Oliveto, Bazzano, Savignano e l’Abbazia di Monteveglio.
Fu teatro delle rivalità tra Bologna e Modena, che proprio nella piccola frazione di Zappolino raggiunsero il culmine nella famosa battaglia de “la secchia rapita”, avvenuta nel 1325.

A causa del terribile terremoto del 1929, il castello di Zappolino crollò, e dalle macerie furono recuperate le campane, utilizzate poi per la ricostruzione dell’attuale chiesa dei SS. Senesio e Teopompo. Ancora oggi resti del castello sono visibili sulla strada che conduce a Ca’ Isotta , dalla quale si può ammirare Cà dei Casini e Cà Peperone, realizzate nel XIII e nel XIV secolo.

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